Perché iscriversi al Consorzio
Nello scenario della riforma dell’istruzione tecnica e professionale proposta dal nuovo governo, il Consorzio, quale espressione delle autonomie scolastiche attive sul territorio toscano, intende porsi come interlocutore da una parte della Regione Toscana, sempre più coinvolta nella gestione stessa della politica formativa, e dall’altra dell’Ufficio Scolastico Regionale o direttamente del Ministero della PI - su tutte le tematiche che riguardano il miglioramento del sistema.
Le linee direttrici della sua attività ad oggi si sviluppano nei seguenti campi:
1. la lotta alla dispersione scolastica, attraverso progetti che integrino istruzione e formazione professionale; in questo campo CIPAT ha organizzato iniziative che hanno visto un buon riconoscimento da parte della Regione. E’ nato un Coordinamento regionale delle esperienze e delle buone pratiche e si sta preparando un Seminario regionale. A questo tema si connette il Progetto School inclusion, progetto Comenius per l’elaborazione di un manuale per la lotta alla dispersione. Si sta organizzando un incontro con le agenzie formative per una piattaforma comune sull’integrazione istruzione/formazione.
2. la riforma dell’Istruzione Tecnica e Professionale, per ottimizzare l’integrazione degli istituti con le esigenze dello sviluppo territoriale e in quest’ambito l’individuazione delle scuole-polo per una formazione tecnico-professionale che comprenda i vari livelli di uscita, fino alla formazione tecnica superiore. A questo fine il Consorzio si sta attivando per consorziare l’intero universo degli istituti professionali toscani, inglobandone, come già ora avviene, tutti gli indirizzi; e si apre anche agli altri istituti superiori (ad iniziare dagli Ist. Tecnici) interessati alle sue finalità e alle sue attività. Siamo interlocutori della Regione sul problema del Terzo anno, dei crediti e rientri, dell’Accreditamento.
3. il miglioramento della qualità organizzativa e professionale delle scuole aderenti, mediante la realizzazione di progetti di adozione di modelli di qualità (CAF/BSC), la formazione congiunta dei docenti, il coordinamento e lo scambio di esperienze didattiche come strumento di innovazione (bench-learning), la valorizzazione delle eccellenze sia fra i docenti che fra gli allievi.
4. la partecipazione a iniziative esterne finalizzate alla promozione e allo sviluppo territoriale, e che producano ricadute sulla qualità formativa degli aderenti: partenariati per progetti europei, la gestione di iniziative di cooperazione con Misericordia di Firenze sul tema della disabilità e del supporto allo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, convenzioni, attività con le province, ecc.
Dallo Statuto, Articolo 3 – SCOPO (modificato il 3 dicembre 2007)
Il Consorzio non ha fini di lucro. Scopo del consorzio è quello di migliorare la qualità organizzativa e professionale dei singoli consorziati. In particolare, anche in collaborazione con soggetti pubblici e/o privati, associazioni di volontariato, del Terzo settore ed altro, il Consorzio potrà:
· promuovere attività volte alla valorizzazione degli istituti professionali e delle risorse umane in essi impegnate (personale, studenti e famiglie);
· promuovere la cooperazione e lo scambio didattico-culturale tra gli istituti consorziati;
· proporre progetti per l’innovazione, il miglioramento e la promozione delle attività degli istituti professionali migliorando la collaborazione tra gli stessi e gli altri soggetti coinvolti nella formazione;
· progettare e/o partecipare a progetti europei anche in partenariato con altri soggetti nazionali o internazionali;
· promuovere e sviluppare azioni idonee a favorire il miglioramento continuo dei soci mediante l’adozione di adeguati modelli di qualità e per l’eventuale acquisizione di certificazione o riconoscimento esterno;
· formulare progetti per la formazione e la specializzazione professionale nel settore di competenza degli aderenti;
· assumere il ruolo di agenzia formativa;
· porre in essere tutti i necessari ed opportuni rapporti giuridici con terzi fornitori di beni e servizi, nonché con istituti di credito, per la promozione e la realizzazione delle attività proprie del Consorzio;
· attivare servizi utili al raggiungimento delle finalità istituzionali avvalendosi di finanziamenti propri o provenienti da Enti pubblici e/o privati o altro;
· collaborare con Università o altre agenzie formative per la costruzione di un’offerta formativa nell’ambito della istruzione superiore;
· sviluppare attività editoriali e di comunicazione funzionali ai bisogni dei consorziati.
Le attività potranno anche essere rivolte allo sviluppo delle politiche scolastiche statali e regionali.
Per iscriversi
1. Il Consorzio è aperto a tutti gli istituti Professionali Toscani e agli Istituti superiori interessati alle sue finalità e/o alle sue iniziative
2. Le scuole interessate devono presentare domanda indirizzata al Consorzio CIPAT, Oratorio S. Michele alla Croce, P.zza S. Ambrogio, angolo via dei Pilastri - 50121 Firenze (anche via fax 055 0114380)
3. L’iscrizione deve essere approvata dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio, che dà comunicazione alla scuola dell’accoglimento
4. Per il perfezionamento, occorre versare la quota di iscrizione sul c/c del Consorzio Banca Unicredit - P.za Salvemini - Firenze
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IBAN: IT 67 I 02008 02817 000401448197
La quota è regolata dall’ Articolo 19 dallo Statuto:
“Le quote consortili sono di due tipologie:
· Quota associativa di iscrizione al CIPAT, pari a 500 €; (uguale per tutti)
· Una quota associativa che è definita di anno in anno dall’Assemblea e che può dipendere dalla consistenza numerica dell’istituto associato; il nuovo socio è esonerato dal pagamento di detta quota nell’anno di iscrizione.”
Quote associative
Il C.d.A. ha deliberato la conferma della entità delle quote associative secondo quanto deliberato dall’Assemblea dei Soci del 17 febbraio 2009.
In particolare la quota è rapportata alla consistenza numerica degli istituti aderenti, per cui gli istituti con:
- 900 e più studenti, verseranno 500 euro
- fra 500 e 899 studenti, verseranno 400 euro,
- sotto i 500 studenti, verseranno 300 euro.